Coltivare il giusto mindset imprenditoriale va di pari passo con la strategia di business: il successo si manifesta nel raggiungimento dell’equilibrio, ossia quando i due aspetti si sostengono l’un l’altro. Possiamo mettere in atto la strategia migliore e continuare a dar voce al nostro sabotatore interiore, oppure lavorare soltanto sulle intenzioni di abbondanza navigando, però, a vista.
Ci vuole disciplina per entrambi. Visualizzare, volere, agire.
È questo l’errore nel quale cadiamo più spesso; non bastano le letture sulla crescita personale, i corsi di empowerment, le frasi motivazionali; aiutano ma non sono abbastanza. Ciò al quale dobbiamo ( qui, il verbo dovere ha un senso propositivo ) puntare è molto, tutto, non abbastanza.
Come? Celebrando il self-love.
Il self-love è una promessa a se stesse che richiede un impegno costante: l’impegno a manifestare i propri desideri e a perseguire una rotta che porta al piacere.
L’impegno che ho preso è di tenere un diario del self-love, uno scrigno che racchiuda i miei momenti di gratitudine, la mia visione del successo, le azioni che intraprenderò per raggiungerlo, i 101 desideri e letture specifiche dei Tarocchi. Qui ti racconto come vorrei dargli forma.
Abbondanza e benessere
In un precedente post, avevo già parlato di abbondanza e di come attirarla nella propria vita: semplici consigli, molto concreti. Mi sono resa conto, nel tempo, che il valore che do al concetto di abbondanza non è lo stesso di benessere: il primo è più intangibile, spirituale, personale, mentre il secondo ha a che fare con il contesto nel quale vivo, le mie finanze, gli oggetti materiali. Tende sempre verso l’abbondanza, ma rimane il lato concreto: un po’ come il mindset e la strategia!
Che cos’è per te l’abbondanza?
Quale aspetto ha?
Quale emozione ti trasmette?
Che cos’è per te il benessere?
Come lo visualizzi nella tua vita?
A quali aspetti corrisponde?
Gratitudine
Il diario della gratitudine è uno degli esercizi consigliati nei percorsi di coaching, che ho scoperto grazie al Master dedicato in Accademia della Felicità. Si tratta di un quaderno nel quale annotare, ogni sera, 5 cose accadute nella giornata per le quali essere grata.
Se la costanza non è il tuo forte ( come nel mio caso ), annota nel diario i momenti e le persone per le quali sei stata grata fino ad adesso e sentiti libera di aggiungerli ogni volta che questo sentimento si manifesterà nella tua vita.
Allineamento
Una volta compreso il valore dell’abbondanza, la rappresentazione del benessere e la sensazione di gratitudine, hai bisogno di allinearli per far sì che diventino parte integrante delle tue giornate.
È “essere al posto giusto al momento giusto”: lì ti è naturale fare scelte potenzianti. Agire partendo da una sensazione di scarsità e di paura conduce spesso a situazioni spiacevoli, perché l’attenzione è volta su quello che manca. Quando invece si parte dall’abbondanza, ci si ritrova a vivere le situazioni che ci fanno sentire bene e che sentiamo giuste per noi.
Fai un elenco di situazioni nelle quali ti ricordi di esserti sentita al posto giusto, nel momento giusto. Celebra quei momenti di allineamento e riconoscili come manifestazioni di abbondanza.
Come puoi ripeterle nel momento presente? E nel futuro?
Desideri
Anche l’esercizio dei 101 desideri di cui ha parlato Igor Sibaldi è molto interessante: si parte da una lista in ‘brutta copia’ di 150 desideri e si arriva ad una selezione di 101. Ci sono alcune regole da rispettare:
- Ogni desiderio inizia con la formula “Io voglio”
- I desideri devono essere sempre formulati al positivo ( al bando le negazioni! )
- Non chiedere denaro
- Ogni desiderio deve essere espresso tramite massimo 14 parole
- Non fare paragoni
- Non scrivere desideri in serie
- Chiedi per te stessa e non per gli altri
- Non chiedere una relazione con una persona specifica
- Evitare desideri generici
- Niente vezzeggiativi o diminutivi
Scrivere 101 desideri è un’impresa ardua; forse perché abbiamo già tutto ciò di cui abbiamo bisogno?
Una lettura sul self-love
Per questa lettura, ho utilizzato i tarocchi, ma puoi usare altre carte o semplicemente rispondere alle domande se ti senti a disagio con questi strumenti.
- Che cosa mi rende straordinaria?
- Qual è il successo del passato che mi rende più fiera?
- Che cosa porto agli altri?
- Quali sono i miei talenti?
- Che cosa mi fa sentire fragile?
- Come posso dimostrarmi amore?
Vorrei chiudere questo post con una citazione di Jean Shinoda Bolen, psichiatra, psicologa junghiana e autrice di libri sul femminile divino, che ben racchiude il concetto di self-love:
When you recover or discover something that nourishes your soul and brings joy, care enough about yourself to make room for it in your life.
Sei d’accordo con lei?
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