Sai cos’è la resilienza? La resilienza è la capacità di far fronte alle difficoltà per trasformarle in opportunità, è una forza interiore che ti fa trarre beneficio anche da situazioni di stress e di sofferenza, è il desiderio di persistere per raggiungere obiettivi sfidanti. Deriva dal latino “resalio”, iterativo del verbo “salio”, che in una delle sue accezioni originali indicava l’azione di risalire sulla barca capovolta dalle onde del mare.
Il mare stesso è resiliente, si adatta se qualcosa vi cade dentro, e torna poi com’era un attimo prima.
Ho pensato spesso a questa parola nel delicato passaggio al secondo anno da freelance, avvenuto a Giugno: delicato perché le percezioni cambiano, le strategie si aggiustano, gli obiettivi crescono. E senza capacità di adattamento non sarebbe possibile resistere al cambiamento. I business resilienti sono quelli che, anche immersi in circostanze avverse, riescono a fronteggiare le contrarietà per raggiungere mete importanti; sono tenaci, perfino testardi. Perché essere freelance non è una gita in acque calme.
Esiste una tecnica molto utile per comprendere come e quanto le nostre reazioni di fronte ad eventi negativi non dipendono direttamente da essi, ma dalla valutazione che ne facciamo. Se diventiamo consapevoli del potere che abbiamo sugli eventi, vuol dire che siamo noi a scegliere quale significato attribuirgli e quale reazione, di conseguenza, avere.
La tecnica ABCDE
- A di Adversity. La prima lettera indica le difficoltà che possiamo incontrare nella nostra vita, gli eventi negativi su cui non abbiamo il controllo e che inevitabilmente accadono. Possono includere piccoli inconvenienti o difficoltà molto più rilevanti: un lancio andato male, una situazione di stallo con un cliente, una collaborazione saltata.
- B di Beliefs. La seconda lettera indica le nostre credenze. Le convinzioni che abbiamo maturato nel corso della nostra vita rappresentano il filtro attraverso il quale percepiamo la realtà: la nostra percezione della realtà è sempre soggettiva, così come le nostre reazioni.
- C di Consequences. La terza lettera del modello indica le nostre reazioni emotive e fisiche agli eventi; queste reazioni sono sempre la somma dell’evento e delle nostre credenze.
- D di Discussion. Le prime 3 lettere indicano la sequenza adottata dalla nostra mente di fronte ad un evento. Con la lettera D entra in gioco la resilienza. Quando siamo in grado di mettere in discussione le nostre reazioni irrazionali, iniziamo a riprendere il controllo della nostra vita.
- E di Effects. A differenza delle reazioni, gli effetti derivano dalla nostra messa in discussione delle nostre credenze. Se spesso sentiamo di non avere il controllo sulle nostre reazioni, possiamo invece averlo sugli effetti, perché risultato di un processo di rielaborazione della nostra mente.
Allenare la nostra resilienza significa dunque porsi continuamente una domanda di fronte agli accadimenti della vita: “Cosa c’è di buono in quello che sta succedendo? “ ovvero “Qual è il miglior significato che posso attribuire a quanto sta accadendo?“
Ogni volta che un’esperienza ti turberà, non giudicarla né lascia che ti risucchi in un vortice di negatività; fermati a guardarla, proprio come se fosse seduta davanti a te, e chiedile cosa vuole insegnarti.
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