Cambiare è fisiologico: succede nella vita personale, nella carriera, nelle scelte quotidiane. Io non la prendo sempre bene; cambiare attinge alla mia riserva di energia e mi fa perdere il focus su ciò che è essenziale: l’obiettivo. Eppure mi rendo conto che è necessario per crescere e magari anche per accorciare la strada che mi separa dai miei sogni.
Lo è anche nel business: talvolta bastano piccoli aggiustamenti di direzione, altre volte è necessario optare per modifiche più decisive.
Quello che invece non cambia è la sua essenza: il brand.
Il brand non è il logo, il biglietto da visita, il sito web. Il brand è la relazione emotiva che instauri con tuoi clienti; è la promessa che fai loro, ogni giorno, quando scrivi un post del blog o una sales page, quando pubblichi una foto sui social, quando prendi posizione.
Ogni brand ha una sua personalità, perché dietro ci sei tu, meravigliosamente umana.
E se sei una solopreneur – tu sola a scegliere, a decidere, a comunicare – hai un grande vantaggio: trasformarti nel brand di te stessa. Il risultato? Far crescere il tuo business secondo i tuoi ritmi, lavorando con clienti che sono in sintonia con te e riducendo al minimo ciò che non ami fare; non posso prometterti che tutto sarà semplice o piacevole, perché il branding è un lavoro che richiede tempo.
Chi sei, perché lo fai.
Prima ancora di passare all’azione, fermati a riflettere su questi due punti. Chi sei è fondamentale per posizionarti come referente unica nel mercato, grazie ai tuoi talenti, alle peculiarità del tuo stile o alla maniera di interagire con gli altri. Non è importante piacere a tutti, lo è alle persone con le quali tu vuoi interagire: essere te stessa è il regalo più grande che puoi fare ai tuoi clienti. Perché lo fai è la motivazione che ti aiuta a superare le giornate storte, i mesi scarni, i cambi d’umore, quando pensi che l’unica scelta che ti resta è quella di cercarti un lavoro fisso. Senza questa motivazione, che ti obbliga a testare strategie su strategie finché non funzionano, il tuo business farà fatica a decollare.
Per chi lo fai.
Un passo oltre incontri i clienti, ossia gli interlocutori più importanti. Tu hai bisogno di loro quanto loro ne hanno di te. È questione di feeling? Secondo me, in buona parte sì. Ecco perché non puoi saltare la fase precedente: se non hai ben chiaro chi sei e perché lo fai, diventa difficile trovare ciò che vi accomuna e costruire una relazione solida nel tempo. Alcuni clienti, infatti, potrebbero decidere di tornare da te, perché hai saputo anticipare i loro desideri; oppure hanno parlato bene di te ad altre persone, innescando un passaparola utile per la tua visibilità.
Come lo fai.
La strategia è la fase finale di questo percorso; ora che hai in mano tutte le informazioni necessarie per partire, sei pronta a disegnare la rotta. La tua personalità può uscire allo scoperto – e trasformarsi infine in brand – attraverso la scelta dei colori, il layout del sito web, i contenuti del calendario editoriale. Il brand, visto in questa prospettiva, è consistente, concreto, connesso.
Se ti guardassi dall’esterno, come fossi una potenziale cliente, capiresti subito qual è la personalità del tuo brand?
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