La città si è svuotata ormai da qualche settimana ( già, ogni anno il tempo delle vacanze, intorno a me, sembra dilatarsi ) e molte imprenditrici si apprestano a mettere in pausa il proprio business. Probabilmente, anche tu sei tra queste!
Associare i concetti “business” e “vacanza” può scatenare brividi di paura:
E se le mie potenziali clienti rivolgono l’attenzione altrove?
E se si sentono trascurate da me?
E se l’algoritmo social mi penalizza?
Io sono convinta che le pause professionali siano insieme un diritto ed una necessità per prendere le distanze dal business, capire se sta funzionando secondo le aspettative e infondere fresca linfa creativa: un business stanco si percepisce in poche righe di comunicazione. Ciò che conta è che le pause siano state considerate nel planning o, se così non fosse, che possano aiutarti a risolvere una situazione critica.
Una pausa non funziona, invece, se ti ritrovi a lavorare più di prima e peggio di prima.
Nella stesura del planning annuale, c’è la diffusa tendenza a riempire le settimane con azioni di marketing che tolgono il respiro e non tengono conto, spesso, degli altri tempi di gestione del business. Le clienti, ad esempio! Settimana dopo settimana, mese dopo mese, la spossatezza cresce, l’attenzione cala, il rendimento ne risente. La soluzione non è continuare a fare – se non ha funzionato finora, perché dovrebbe dopo? – ma concedersi una tregua.
La scelta tocca a te, sia che cada sull’estate, che su un altro periodo dell’anno; forse preferisci restare in silenzio quando il mondo intorno a te è in piena frenesia e coltivare la presenza quando le tue concorrenti sono assenti. Oppure, le tue pause viaggiano insieme ai tempi della tua famiglia e hai bisogno di ri-organizzare il tuo business tendendo conto anche di questa variabile.
Per godere pienamente del ritmo lento dell’estate, senza lasciarti avviluppare dall’ansia, puoi ( in ordine crescente di leggerezza ):
- Rallentare i tuoi ritmi lavorativi, introdurre più ore di ozio nel periodo scelto, rivedere le tue to-do-list per renderle più sostenibili rispetto alle ore effettive di lavoro.
- Fermarti, stabilire delle regole per la tua presenza sui social, comunicare che sarai assente per qualche giorno. E poi chiudere il pc.
- Fermarti, tout court.
E qualche consiglio pratico, se hai voglia di accantonare il tuo business soltanto a metà:
- Rivedere il tuo modello di business: le tue offerte sono ancora valide? Sono troppe o troppo poche perché portino clienti? Come s’intersecano tra loro?
- Analizzare l’andamento dei guadagni e delle spese di quest’anno: approfondisci le voci più critiche, punta sulle offerte più redditizie, valuta se ci sono costi riguardanti la produzione che puoi ridurre.
- Rileggere i testi del sito, i post del blog, le vecchie newsletter: c’è qualcosa che stona? Ti rappresentano ancora? C’è qualcosa che puoi riutilizzare per i canali social?
- Fare pulizia di follower/following su Instagram – in maniera obiettiva – per interagire con le persone e i brand che ti ispirano davvero e migliorare il tasso di engagement.
- Intercettare le tue prossime clienti: dove puoi incontrarle? Un hashtag le accomuna? Frequentano luoghi a te vicini?
- Cominciare, studiare e terminare quel corso di formazione acquistato sull’onda dell’entusiasmo – e del prezzo così appetibile – e poi dimenticato in una cartella del pc. Puoi anche stamparlo e leggerlo sotto l’ombrellone!
Riposati; un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante. – Ovidio
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