Ho scelto di dedicare il primo post del 2018 alla parola che vorrei mi guidasse quest’anno: CONNESSIONE. Perché il primo post è quello dei buoni propositi, degli obiettivi, degli impegni.
E sento che questa parola sarà il filo che li terrà legati.
Connessione ha un moto doppio, verso l’interno e verso l’esterno; può essere fluida e sottile e, allo stesso tempo, stabile e resistente. Parla di relazioni con sé e con gli altri, apre porte finora nascoste, toglie il velo davanti agli occhi.
“ Qualsiasi dato diventa importante se è connesso a un altro. La connessione cambia la prospettiva. Induce a pensare che ogni parvenza del mondo, ogni voce, ogni parola scritta o detta non abbia il senso che appare, ma ci parli di un Segreto. “
UMBERTO ECO
A dire il vero, ‘connessione’ non è stata la mia prima scelta: puntavo a una parola più incentrata sulla sfera professionale, che m’infondesse una sferzata di energia per portare il mio business al livello successivo. Desideravo qualcosa di concreto, misurabile, rassicurante.
La verità è che è stata la parola a scegliere me, in questi ultimi tre anni.
Ha sempre capito ciò di cui avevo bisogno per proseguire il cammino, facendomi riflettere sui miei valori, desideri e ambizioni. Mi ha indicato una via e mi ha dato la piena responsabilità di intraprenderla per realizzarmi, ogni volta in una prospettiva differente.
Ecco perché adoro fare gli esercizi di Susannah Conway a Dicembre: guardo l’anno appena trascorso, saluto la parola che mi ha accompagnato e visualizzo i miei obiettivi.
La WOTY ( Word Of The Year ) è altamente personalizzabile:
- È il tuo faro quando perdi la rotta, perché ti aiuta a fare scelte coerenti se sei nella tempesta
- Ti apre scenari inaspettati, perché ti mostra l’alternativa quando pensi di non averne
- Ti fa conoscere nuove persone, perché è diventato un piccolo rituale di fine anno da condividere online!
Per il 2018 desidero far crescere il mio business, connettendo passioni assopite nel tempo e talenti creativi; desidero proseguire il mio percorso di crescita personale attraverso strumenti inediti, come le carte di coaching; desidero vivere la versione migliore di me stessa, entrando in una relazione sintonica con il mio intuito.
Questi sono gli strumenti che ho scelto di usare:
- Il percorso “Un anno da sogno” di Giada Carta: dodici mesi ( e dodici archetipi ) per scardinare abitudini sabotanti, far chiarezza sui propri obiettivi e risplendere come una Dea.
- Il business planner “ Your Best Year 2018 “ di Lisa Jacobs, un work book pieno di esercizi, per fare la revisione del proprio progetto e puntare a mete ambiziose.
- Un altro business planner, The Conquer Kit “ di Natalie MacNeil, per lavorare sulla Big Vision e trasformare le idee in realtà imprenditoriali.
- Un taccuino a righe di Legami, elegante, discreto e funzionale.
- La Vision Board, ancora work in progress, perché mi sono resa conto che quella del 2017 era fin troppo timida!
E tu, hai già scelto la parola del tuo 2018? Ti va di svelarmela nei commenti?
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